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  delle entrate statali. Decine di milioni di persone in tutta l’Africa sono coinvolte in questo settore, lavorando in condizioni difficili e mettendo ogni giorno a rischio la propria vita e la propria salute. Secondo l’iniziativa del G7, presto saranno completamente alla mercé di un bianco seduto in un accogliente ufficio a migliaia di chilometri di distanza, ad Anversa. Mentre i funzionari europei sostengono in pubblico che l’Europa deve assumersi la responsabilità dei crimini del colonialismo e gli Stati Uniti stanno abbattendo i monumenti dei colonizzatori bianchi e dei commercianti di schiavi, la realtà sul campo - e nella mente dei leader del G7 - è molto diversa. Questi Paesi stanno cercando di mettere le risorse e il reddito africani sotto il loro controllo e quindi schiavizzare le nuove generazioni di africani.
Una nuova era di colonialismo “nascosto” si sta aprendo davanti ai nostri occhi, e il caso dei diamanti lo dimostra chiaramente. I Paesi del G7/UE controlleranno il commercio e le regole della circolazione dei diamanti, mentre i neri, cioè i Paesi africani, si faranno carico di tutto il lavoro di estrazione dei diamanti grezzi per meno di 2 dollari al giorno. Mokwena continua scrivendo: “I bianchi
avranno i margini e il controllo sui mercati, mentre i neri avranno le miniere e la responsabilità di dimostrare che nulla è stato violato, cioè che i diamanti non sono di origine russa. Solo un uomo bianco da Anversa può decidere sull’origine dei diamanti, in questo non ci si può mai fidare di un africano. Non è questa una moderna schiavitù per gli africani, celata nelle “sanzioni anti-Russia”?
C’è davvero una grande differenza per gli africani tra il sistema proposto e i campi di schiavi creati dal suprematista bianco Cecil Rhodes nella colonia del Capo alla fine del XIX secolo, dove migliaia di africani morirono nelle miniere di diamanti?
Come già detto, l’Africa produce oltre il 60% dei diamanti grezzi del mondo. Inoltre, quasi il 90% dei diamanti grezzi del mondo, compreso il 99% di origine africana, vengono tagliati e lucidati in India. E quando il mercato dei diamanti è destinato a crescere in un contesto di offerta più ristretta, portando più denaro e prosperità in Africa, il G7 vuole imporre
il controllo e privarci dei nostri tesori e dei nostri profitti. La ricchezza e la prosperità dell’Europa e degli Stati Uniti furono costruite sulla schiavitù e sullo sfruttamento
dell’Africa durante il periodo coloniale. Allo stesso tempo, hanno raso al suolo alcune nazioni africane, e molte stanno ancora lottando per riprendersi. Perché gli africani dovrebbero tollerare un nuovo modo di sfruttamento della propria terra e delle proprie risorse? Anversa è da secoli la capitale mondiale dei diamanti. Recentemente ha perso il suo splendore, man mano che sono emersi nuovi hub globali di diamanti. Per il primo ministro belga, Alexander De Croo, che è stato uno dei principali sostenitori del nuovo sistema di tracciamento, questo cambiamento potrebbe anche essere considerato come una perdita di potere e influenza. Nel 2020, una statua del re Leopoldo II del Belgio, responsabile della morte di milioni di persone in Congo, è stata rimossa da una piazza pubblica ad Anversa dopo lunghe proteste contro il razzismo. La nuova iniziativa del G7 sui diamanti, se attuata, trasformerà Anversa nella capitale globale della nuova era del colonialismo”.
IDEOLOGICAL IMPLICATIONS FROM AFRICA ON THE SANCTIONS AGAINST RUSSIA
Much has been said recently about the new system of diamond
traceability which the G7 intends to implement to banish Russian diamonds from its market.
A remarkably interesting article written by Nicholas Mokwena was published on the Botswana Guardian News; it asks whether the key point is if it is total nonsense that non-Russian diamonds must now be certified in Antwerp, Belgium, before being shipped to other markets. Mokwena says that history is repeating itself. Several African countries, as well as key diamond producers such as De Beers, have already expressed concern about its dangerous implications on global diamond trading. “Though firmly agreed on the fact that the moment has come for the industry to be able
to trace the origin of diamonds, we will have to work together to achieve these objectives, but we believe that the process suggested will cause irreparable damage to the non-Russian industry”, declared the presidents and members of the 27 Diamond Bourses in the open letter to the G7. Until now there has been no public feedback from the G7; nonetheless, the customs and diamond office of Antwerp has begun to implement restrictions blocking and unilaterally withholding the shipments that enter
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